TINA, è cosi che dovrebbe chiamarsi questa nuova
caldaia a impatto zero capace di elevare la temperatura dell’acqua fino a 80 gradi mantenendo un cop > 3. Ma perché si parla di cop? Perché Tina non è una comune caldaia a gas o a gasolio ma una pompa di calore e per le pompe di calore il cop sta per coefficiente di prestazione.
Fino ad oggi l’applicazione della sola
pompa di calore nel campo del riscaldamento era pensabile solo per impianti a pavimento che lavorano a basse temperature o per la produzione di acqua calda sanitaria fino a circa 50°c. Tina, invece sembra poter lavorare e dare temperature tali da permettere la conduzione di un tradizionale impianto di riscaldamento a termosifoni mantenendo davvero alti i suoi rapporti di resa.
Questa
pompa di calore geotermica a doppio stadio, oltre al riscaldamento invernale, può fornire anche acqua refrigerata per il
condizionamento estivo elevando notevolmente i risparmi di gestione. ( 35- 60%)
Gli ideatori, pensando alle diversificate applicazioni possibili di Tina, ai costi e fattibilità di un impianto di prelievo e trivellazioni, già guardano a future realizzazioni di reti di
teleriscaldamento a freddo in grado di fornire liquido a tutte le pompe connesse alla modesta temperatura che si aggira intorno ai 10°C, permettendo cosi elevati risparmi per la realizzazione degli impianti e della distribuzione del fluido, visto lo spreco di energie che altrimenti si avrebbe su reti ad alte temperature .
Sembra inoltre che Tina sia già stata messa alla prova, sta infatti scaldando e fornendo acqua calda ad un edificio scolastico e una palestra di Pordenone.
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Pompe di Calore