L’unione tra
climatizzatori e pannelli fotovoltaici permette di
consumare il 30% dell’energia elettrica in meno e abbattere le emissioni di CO2 di 0.6kg all’anno. Climatizzatori e pompe di calore sono macchine termiche divenute particolarmente comuni e che apprezziamo nei mesi estivi, quando il caldo diventa più insopportabile.
Tuttavia queste hanno una discreta incidenza nella bolletta energetica familiare e un discreto impatto anche a livello ambientale.
Se da un lato infatti ormai queste macchine, oltre alla funzione di produzione del freddo, forniscono deumidificazione, ionizzazione dell’aria, filtrazione dell’aria, pulizia da pollini e polveri dall’altro lato tutto questo ha un riscontro sulla produzione di anidride carbonica.
Vi é però la possibilità di abbinare queste macchine termiche con l’impianto fotovoltaico , riducendo a zero il costo dell’energia consumata dagli stessi ed evitando di produrre emissioni di gas serra nocivi o di anidride carbonica. Particolarmente utile risulta questo abbinamento di macchine termiche domestiche e impianti fotovoltaici domestici giacché il momento di massimo consumo di pompe di calore e climatizzatori si ha proprio quando l’impianto fotovoltaico ha il suo picco di massima produzione, ovvero quando il sole é più forte.
Dovete sapere, però, che non é necessario possedere un impianto fotovoltaico domestico per poter alimentare queste macchine termiche con l’energia solare. Infatti molti produttori hanno iniziato a produrre macchine già comprensive di un pannello fotovoltaico per la alimentazione delle stesse. Si tratta in questi casi di macchine modificate, in grado di sfruttare la corrente continua prodotta dal pannello senza passare per l’inverter, ottenendo una migliore resa visto che in questo modo vi é meno spreco di energia.
Non solo, l’assenza dell’inverter significa minori costi dell’attrezzatura nel suo complesso sia al momento dell’acquisto che in futura fase di manutenzione.
Il pannello solare viene quindi montato sopra il motocondensante e come detto la macchina stessa é in grado di funzionare a corrente continua mentre é alimentata dal pannello e a corrente alternata nelle ore serali e notturne quando evidentemente l’impianto fotovoltaico non é in funzione.
In termini di resa un pannello di circa 1 x 1.6 metri quadrati con una potenza di picco di 200 kW é in grado di produrre, ipotizzando un uso nel centro dell’Italia, circa 170kWh su base annua, ovvero il 30 per cento dell’energia richiesta da una pompa di calore ovvero da un climatizzatore di potenza nominale di 9000BTU.
Inoltre, in termini di protezione dell’ambiente, realizzeremo in questo modo un abbattimento delle emissioni di anidride carbonica per 0.60kg all’anno circa.
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