Sono da poco stati resi noti i dati Istat, realizzati in collaborazione con Enea e Mise, che hanno messo sotto la lente di ingrandimento i consumi energetici delle famiglie italiane relativi al 2013. Secondo questi dati le famiglie spenderebbero in media una cifra di circa 1.635 € per il fabbisogno energetico delle loro abitazioni. A quanto pare i consumi e le spese risultano più elevati al Nord che al Sud, più elevati pensate del 30%. I costi maggiori sono ovviamente quelli a carico del riscaldamento delle abitazioni soprattutto perché la fonte di alimentazione principale rimane ancora oggi il metano.
A quanto pare però qualche cambiamento da questo punto di vista c´è stato. Secondo i dati Istat infatti sono sempre più numerosi gli italiani che avrebbero deciso di mettere da parte il metano scegliendo al suo posto delle energie rinnovabili più adeguate all´ottenimento di un intenso risparmio energetico. Il 14,5% degli italiani ha infatti deciso di scegliere l´energia a biomassa per il riscaldamento delle proprie abitazioni.
Non solo, l´energia a biomassa andrebbe ad alimentare non più le classiche caldaie bensì i caminetti oppure le stufe che hanno visto infatti nel corso del 2013 una diffusione sempre più interessante. I caminetti e le stufe più acquistati sono quelli a legna. Le stufe a pellet invece è per adesso confinato al 4,1% degli italiani soltanto, una percentuale che con il recente aumento dell´IVA su questo eco-combustibile è forse destinata a diminuire ulteriormente.
In
generale comunque le energie rinnovabili in Italia sono in crescita, una
crescita di circa il 7% nel 2013 che sicuramente si è incrementata anche nei
mesi del 2014 appena trascorsi.
A sottolinearlo troviamo anche un sondaggio di Findomestic che afferma infatti
che il 21,4% degli italiani ha realizzato degli investimenti nella propria
abitazione per cercare di ridurre i costi del riscaldamento, il 15% per
ottimizzare la produzione di acqua calda sanitaria e il 10% infine per
risparmiare sulle spese di condizionamento.
Nonostante qualche piccolo tentennamento che è, dobbiamo ammetterlo, più che normale per un settore nuovo come quello delle energie rinnovabili, l´Italia si sta svegliando e sta dimostrando di essere davvero interessata al cambiamento ambientale e alla ricerca del massimo risparmio possibile. Una notizia questa da accogliere con il sorriso sulle labbra.
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